2017
Signed, dated, titled verso
Silver gelatin print in artist’s frame or mounted on aluminium
70 x 80 cm
Edition of 3 plus 2 artist’s proofs
Il Mediterraneo, «intriso di sangue e di sperma», come lo definisce nei suoi Dialoghi con Leucò Cesare Pavese, rimanda immediatamente all’idea generativa di entrambi questi liquidi, uno di origine femminile, l’altro maschile: lo sperma.
Ascendente mitico e cosmologico di questa relazione è certamente la nascita di Venere, che viene creata dallo sperma di Urano evirato da Giove. Il suo stesso nome, Afrodite, deriva infatti da afros che significa sia spuma del mare che liquido seminale; Afrodite è, per questo, anadiomenon, e rinasce continuamente dalle bianche spume del mare.
La relazione tra il liquido seminale e la sua funzione riproduttiva è dunque evenienza arcaica, prelogica, favolosa. Lo stesso Aristotele aveva elaborato una serie di osservazioni sulla sua funzione riproduttiva, sostenendo che tutte le cose tendono alla loro conservazione.
L’affermazione aristotelica che un principio divino è racchiuso nello sperma come «seme umano» è alla base di quella concezione finalistica di Fiore, espressa nell’opera Fertilizant.
Perché secondo Fiore, come postula il filosofo greco: “La cosa più naturale, negli essere perfetti e non mutilati… è di fare un’altra cosa simile a se stessi… per poter partecipare quanto possono di ciò che è immortale e divino”.
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