2017
Titolata, datata e firmata al retro
Silver Gelatin Print (Stampa alla Gelatina d’Argento) incorniciata o montata su alluminio
120 x 80 cm
Edizione di 3 più 2 prove d’autore
Il sesso è bello, attira, fa godere, fa accoppiare le persone. L’Umanità esiste perché il sesso è piacere biologico, psicologico e riproduttivo.
Desiderio e Sessualità sono una coppia vincente e inseparabile e sono così strutturati: il desiderio è la capacità di godere del piacere sessuale. Sono azioni e processi mentali, tanti e complessi. I più importanti sono l’intelligenza erotica, le immaginazioni e fantasie erotizzanti, il desiderio concreto del corpo del partner. Mente e corpo coinvolti, intrecciati, uniti nel dare e ricevere piacere.
E’ così che, in un’epoca ben lontana dai dogmi pre-rivoluzione sessuale, oggi è l’amore, non il sesso, il vero tabù della società contemporanea.
Il sesso oggi non viene più percepito esclusivamente come un momento in cui si corona e si completa un rapporto d’amore, ma come una parentesi di piacere che può essere svincolata da un legame solido e coinvolgente. Se due persone adulte fanno l’amore dopo poche ore dal loro primo incontro, è un fatto assolutamente normale.
Si potrebbe parlare di verticalità del desiderio vs orizzontalità dei sentimenti all’interno della coppia: direzioni opposte che spesso finiscono per portare al bisogno di soddisfare pulsioni estranee al legame affettivo.
Ecco così che giovani adulti consenzienti decidono di fare disinvoltamente sesso in modo occasionale. Solo per il piacere di farlo e senza che questo implichi alcun tipo di coinvolgimento emozionale. Il sesso, infatti, può essere un atto volontario senza nessun legame emotivo, senza bisogno di conoscere la vita dell’altro, senza partecipare delle sue emozioni, dei suoi sogni.
Le regole sono cambiate, molti tabù sono spariti e perfino quei desideri fino a ieri inconfessabili o proibiti sono accettati senza problemi. Dunque? Tutti liberi di lasciarci accendere e farsi trasportare dal nostro lato più narcisista ed istintivo.
Ed è in questo quadro che l’alcool si inserisce come “facilitatore sociale”: disinibisce, euforizza, aiuta a superare la timidezza. Non solo calma i giudizi, i pensieri severi e negativi verso di sé e verso gli altri ma aiuta ad avere un approccio disinibito e senza pensieri.
Potremmo chiamarlo “nettare degli Dei dell’età moderna”.
Dare piacere senza volere nient’altro. Ricevere piacere solo per il gusto del momento. Atto che prima di tutto aiuta a scavare in fondo a noi stessi, per poi donarci all’altro, con il minimo dei sotterfugi e il massimo della sincerità. Liberi di essere chi realmente siamo senza doverci preoccupare di dover piacere per forza. Perché alla fine non importa chi abbiamo davanti, noi siamo le uniche persone a cui dobbiamo pensare.
Noi, che ubriachi di piacere, ne assaporiamo finalmente la sua vera essenza. Scordandoci di tutto e di tutti. Godendo solo del presente.
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