2017
Titolata, datata e firmata al retro
Silver Gelatin Print (Stampa alla Gelatina d’Argento) incorniciata o montata su alluminio
144 x 80 cm
Edizione di 3 più 2 prove d’autore
L’industria del matrimonio contemporaneo è costruita sulla nozione di amore. L’atto delle nozze corrisponde a una celebrazione di quell’amore romantico, che – almeno le bambine – sognano sin da piccole. Ma l’amore è un sentimento molto più antico del matrimonio. Ne parlano i filosofi greci, tra cui Platone. Il romanticismo arriva molto prima nella storia dell’umanità rispetto all’istituzione matrimoniale. E deve quindi esserne svincolato.
E’ importante soffermarsi su un crudo concetto moderno che, per alcuni risvolti, ricorda ciò che succedeva in passato prima che questo sacramento assumesse accezioni romantiche: l’istituzione del matrimonio non serviva a celebrare l’amore. In passato le persone si sposavano più che altro per permettere una maggiore cooperazione tra le famiglie di villaggi diversi. Non era tanto una questione amorosa o legata a Dio. Era, ed è tutt’ora, prettamente un fatto sociale.
Mai come oggi questo concetto viene considerato attuale. In una società dagli ideali sovvertiti, in cui il bene e il benessere personale vengono prima di qualsiasi altra cosa, ogni decisione che prendiamo è volta al solo ed unico fine di trovare appagamento e gratificazione personale.
I motivi? I più variegati. I metodi? Non esiste limite.
Ecco così che si fa un figlio per soddisfare la nostra parte più egoista e sconfiggere la paura di rimanere soli. Si ricorre alla chirurgia estetica perché affetti da un narcisismo patologico. Ci si sposa per un fattore sociale. Una bella donna da esibire a cene di lavoro, un uomo ricco che possa assecondarci in ogni nostro desiderio. E l’amore? Meglio confinarlo alle fiabe della buonanotte. Ci facciamo guidare ed ammaliare dalle ragioni sbagliate, a volte molto più semplici e soddisfacenti almeno nel breve periodo. Viviamo in un mondo in cui la bramosia di ricchezza influenza sempre più spesso non solo le scelte lavorative e i rapporti sociali ma anche la sfera più intima dei sentimenti d’amore che s’intrecciano sempre più con il denaro.
Looking for an husband è una riflessione sull’odierna deriva dei sentimenti in cui tutti gli ideali sono sovvertiti. E’ una denuncia e presa in giro verso le secche dell’immaturità che ci circondano dove un seno prorompente ha più valore di un cervello brillante perché più facile da esibire.
La bellezza è effimera perché effimeri sono i canoni di valutazione che ci portano a fare scelte semplici destinate a non durare nel tempo.
Ecco che ad un tratto ritorniamo ai tempi dell’Odissea e del Canto delle Sirene, e ci facciamo stregare da moderni simboli di seduzione, distinti dall’amore vero e proprio, che rappresentano solo rischio ed avventura. E, come nel racconto di Omero, veniamo spinti nell’oblio della nostra stessa esistenza e delle nostre sofferenze. Lo stesso oblio totale che ha portato l’uomo di uno dei più grandi poemi mai scritti ad autodistruggersi dimenticando la sua condizione mortale, il bere, il mangiare. Come lui diventiamo passivi, smarriamo l’identità, ci perdiamo; tronfi di trofei di cartapesta.
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