2017
Titolata, datata e firmata al retro
Silver Gelatin Print (Stampa alla Gelatina d’Argento) incorniciata o montata su alluminio
120 x 80 cm
Edizione di 3 più 2 prove d’autore
In un mondo in cui limiti e barriere morali vengono continuamente ristabiliti viene naturale chiedersi quale possa essere il vero significato di Sesso e tutte le sue declinazioni.
Se da una parte è facile stabilire la differenza tra sesso per puro appagamento di bisogni fisici e sesso volto ad un completamento relazionale con il proprio partner, quando possiamo parlare di stupro e quando di prostituzione? Un confine sottile, a segnarne la frontiera? La libertà di scelta.
Una scelta verso e contro noi stessi che ci ergiamo vittime e carnefici della nostra stessa vita senza preoccuparci di morale e bene comune. Cresciamo in un mondo pronto a giudicare e a scagliare la prima pietra ma quando si tratta di noi stessi non siamo mai pronti a metterci sul patibolo.
Non c’è tempo. O meglio, non c’è mai abbastanza tempo per fare tutto. Gli impegni si incastrano tra loro come un complicato puzzle cronologico. Ciò che necessità tempo, dura troppo poco e viceversa. In un mondo frenetico in cui il Dio denaro è tutto, si guarda all’aspetto economico e alla carriera come fattore prioritario di benessere e come obiettivo a cui ambire velocemente e con il minor sforzo possibile. Non importa a quale costo. Non importa con quale mezzo. E’ un mondo difficile, competitivo in cui, degno di qualsiasi catena darwiniana che si rispetti, per sopravvivere o si combatte o si viene schiacciati. Come nelle più grandi battaglie siamo così disposti a mettere in campo tutte le nostri migliori armi, e dove la testa non basta ecco che arriva il nostro capitale erotico.
L’attrattiva fisica è una merce preziosa, tanto più in questa società così ossessionata dall’immagine e allora perché mai non sfruttarla? Il lavoro sessuale diventa così un’opzione realistica che potrebbe dare maggiori ricompense e che potrebbe essere disponibile nel mercato del lavoro convenzionale. Un’operazione da portare a termine con astuto cinismo, come una specie di fastidioso straordinario, di cui occuparsi di nascosto per non essere giudicati, ovviamente.
Prostituzione? No. Solo una lecita scorciatoia ai nostri occhi. La nostra scorciatoia per l’inferno.
Ci auto-giustifichiamo con l’ingenuo bambino che vive ancora in noi nella convinzione di essere migliori degli altri e nella necessità di doverlo provare a noi e al mondo che ci circonda. Ed è così che ci estraniamo ed osserviamo la scena come fosse il corpo di qualcun’altro e ci convinciamo che questa nuova tipologia di prostituzione di alto borgo non sia altro che un film a lieto fine come Pretty Woman. Peccato che la realtà sia un’altra cosa.
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